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Ozieri sorge appena a nord della catena montuosa che in questo tratto prende il nome di Goceano. A Nord si estende la Piana di Chilivani dove scorre il Rio Mannu di Ozieri che è uno degli emissari del Lago artificiale del Coghinas.
Il territorio comunale si estende per 252,5 chilometri quadrati ed è uno dei più estesi in Sardegna.
Il comune di Ozieri dista dal capoluogo di provincia, Sassari, circa 50 chilometri e confina con i seguenti 9 comuni, ordinati per distanze crescenti da Ozieri.
La cittadina di Ozieri si trova nel cuore del Nord della Sardegna, in posizione baricentrica fra le strade e le ferrovie che dal Sud dell'isola (Cagliari) si dividono per Sassari - Porto Torres e Alghero (verso Ovest) e Olbia (verso Est).
È quindi facilmente raggiungibile dal capoluogo, Sassari (40 minuti di auto), e da Olbia (50 minuti di auto).
La città è favorevolmente collegata alla linea ferroviaria per mezzo della stazione di Ozieri-Chilivani da dove è possibile raggiungere i porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres.
In autobus sono facilmente raggiungibili Sassari, Olbia e Tempio Pausania, oltre a tutti i paesi del territorio della Monte Acuto con cui Ozieri è collegata.
Tempo di percorrenza per raggiungere Ozieri
da Sassari
Percorrere la SS 131 in direzione Cagliari, fino all'uscita per la SS 597 seguendo le indicazioni per Olbia e Ozieri, proseguire lungo la SS 597 per Olbia, fino al bivio con indicazione Ozieri.
da Olbia
Da Olbia centro prendere a destra la SS 199 (in direzione Sassari) per 44 km (fino al Km 177); in prossimità di Oschiri girare a sinistra in: SS 597 / E840 per 0.7 km quindi proseguire per 18 Km. sulla SS 199.
da Golfo Aranci
All'uscita da Golfo Aranci seguire le indicazioni per Olbia. Da Olbia prendere la: SS 199 per 44 km (fino al Km 177); in prossimità di Oschiri girare a sinistra in: SS 597 / E840 per 0.7 km quindi proseguire per 18 Km. sulla SS 199.
da Porto Torres
Seguire le indicazioni per Sassari quindi imboccare la SS 131 in direzione Cagliari, fino all'uscita per la SS 597 seguendo le indicazioni per Olbia e Ozieri, proseguire lungo la SS 597 per Olbia, fino al bivio con indicazione Ozieri, pochi metri dopo il rifornitore Agip, e seguire le indicazioni per Ozieri.
da Alghero
Seguire le indicazioni per Olmedo, quindi imboccare la SS 291 in direzione Sassari; quindi la SS 131 in direzione Cagliari fino all'uscita per la SS 597 seguendo le indicazioni per Olbia e Ozieri, proseguire lungo la SS 597 per Olbia, fino al bivio con indicazione Ozieri, pochi metri dopo il rifornitore Agip di 'Mesu 'e Rios', e seguire le indicazioni per Ozieri.
Agenzie di viaggio
Collegamenti
La Sardegna è collegata con moltissimi aeroporti nazionali e continentali. Nell'isola sono presenti quattro aeroporti: Olbia-Costa Smeralda, Alghero-Fertilia, Cagliari-Elmas e Tortolì.
Sono numerosissime le compagnie aeree, sia nazionali che internazionali, che effettuano voli giornalieri e plurigiornalieri da e verso la Sardegna.
Per informazioni più dettagliate sulle corse, la disponibilità di posti e i prezzi, consultare i siti web delle compagnie aeree.
Principali compagnie aeree
I porti di Porto Torres, Olbia, Golfo Aranci e Cagliari assicurano il collegamento con tutti i porti più importanti della penisola. Porti secondari sono quelli di Santa Teresa di Gallura, Palau e Arbatax.
Per informazioni più dettagliate sulle corse, la disponibilità di posti auto e passeggeri e i prezzi, consultare i siti web delle compagnie di navigazione.
La Storia
Ozieri, sin dalla preistoria è stata sempre una località rilevante nell'ambito degli insediamenti umani, favoriti dalla presenza di ampie grotte e dalla posizione di dominio nei confronti della vasta pianura.
Già nel neolitico, al momento della nascita dei primi villaggi, Ozieri diviene centro importante per la civiltà dell'epoca. Infatti, i pregevoli manufatti in ceramica decorata trovati nelle Grotte di S. Michele sono considerati i più significativi di questa civiltà diffusa in tutta la Sardegna e per questo identificata appunto come Cultura di Ozieri (3500-2700 a.C.), una delle culture più significative di quel periodo nel Mediterraneo (reperti nel locale Museo Archeologico).
Anche nel periodo nuragico il territorio di Ozieri presenta un numero di insediamenti tale da evidenziare una consistente densità di popolazione per l'epoca. Più di 120 nuraghi (densità fra le più alte in Sardegna), diverse tombe dei giganti, pozzi sacri, cinte murarie, testimoniano l'importanza rappresentata dalla zona. In particolare il grande Nuraghe Burghidu è esempio notevole con la sua struttura complessa a tre torri, che ancora oggi svetta in posizione dominante sulla piana.
Nel corso dell'età romana il territorio di Ozieri acquista ulteriormente importanza, in particolare la zona diviene crocevia delle strade che collegavano Karalibus con i porti di Turrem e Olbia. Ne sono testimonianaza i villaggi, le pietre miliari e soprattutto i ponti. Fra questi bellissimo esempio è il Pont'Ezzu, notevole esempio di architettura monumentale, ancora oggi è uno dei monumenti più interessanti del territorio.
Nel periodo medievale la zona diviene il riferimento importante di un vasto territorio definito come ''Logudoro'' per la sua importanza economica rispetto dell'intera Sardegna. Ozieri rappresenta sempre più un centro di notevole importanza politico-amministrativa e militare.
Già capoluogo della curatoria del Monte Acuto, durante la dominazione spagnola, acquista nei secoli sempre più considerazione grazie anche alla presenza di facoltose famiglie nobiliari che determinano lo sviluppo delle attività legate all'allevamento del bestiame.
Durante il regno sardo-piemontese Ozieri diviene sede del Vescovado e del Tribunale, Capoluogo di Provincia e deposito Reale per l'Allevamento dei cavalli.
Proprio per questa rilevanza nel 1836 il Re Carlo Alberto la eleva al rango di Città. Con la nascita dello Stato Italiano, Ozieri ha il grande onore di mandare in Parlamento come proprio deputato Giuseppe Garibaldi. Fra le varie iniziative in favore della Città intraprese dall'eroe dei due mondi, ricordiamo quella che ha portato all'istituzione ad Ozieri di una delle prime scuole tecniche italiane.
Proprio l'istruzione diviene nel tempo una delle risorse della Città, grazie anche alla presenza del Seminario Vescovile. In varie fasi storiche l'evoluzione dell'attività scolastica è costante. Nascono le elementari, il Ginnasio, l'avviamento all'indirizzo agrario e le scuole scientifiche e tecniche. Ancora oggi Ozieri rappresenta il riferimento per l'istruzione in una ampia area del centro nord-sardegna e si sta operando per l'avvio del centro per gli studenti universitari.
Il Centro Storico
Il centro storico di Ozieri rappresenta una notevole risorsa culturale e turistica. Palazzi dall'influenza spagnola e neoclassica, creano una simbiosi perfetta con chiese, ex conventi, fontane. Tutto impreziosito da caratteristiche architettoniche particolari come le tradizionali ''altane'', terrazze chiuse da colonnati.
Un riferimento storicamente importante è la Piazza Cantareddu, sede delle feste, degli eventi della Città e delle seguitissime esibizioni di cantadores e poetas improvvisatori. Da questa si possono agevolemente raggiungere l'antico Ortu ‘e su Conte, ora piazza Garibaldi, la piazza della Chiesa e Antico Convento di San Francesco, il Duomo e la monumentale Fonte Grixoni, realizzata sul finire dell'800 su un antica fonte di epoca spagnola.
Una interessante opera di recupero ha inoltre valorizzato il centro storico tramite la sistemazione di strade in selciato e la realizzazione in edifici antichi di musei e centro sociali quali il Museo Archeologico allestito presso il bellissimo complesso dell'Antico Convento delle Clarisse, Il Museo di Arte Sacra, Il Centro di documentazione della Lingua sarda, il Museo dell'Arte Molitoria e il Museo della Panificazione.
Cultura e Musica
Dal punto di vista culturale Ozieri rappresenta per la Sardegna un importante simbolo unanimemente riconosciuto, ha sempre rappresentato infatti un riferimento per la cultura isolana. Nel 500 un pittore conosciuto come Il Maestro di Ozieri arricchisce diverse chiese del nord Sardegna con pregevoli opere in stile manieristico con innovative influenze nord-europee.
Nel finire del ‘700 un patrizio ozierese Francesco Ignazio Mannu è autore dell'inno conosciuto in Sardegna come ''Procurade 'e moderare barones sa tirannia'' divenuto nei moti contro i piemontesi la marsigliese sarda.
Nell'800 famosi poeti ozieresi fanno il giro delle piazze sarde per dare spettacolo con il loro estro artistico.
Negli anni '50 nasce il Premio Ozieri per la Letteratura Sarda. Dopo oltre 40 edizioni è certamente il passaggio obbligato per gli autori di poesia e prosa in lingua sarda. Il Premio ha costituito negli anni un prezioso strumento di codificazione della produzione letteraria in Sardegna.
Altrettanta rilevanza riveste Ozieri nell'ambito della musica sarda con la presenza da oltre 30 anni di un premio denominato ''Usignolo della Sardegna'' dedicato al tradizionale cantigos a chiterra e con la presenza del Coro di Ozieri che ha svolto un'opera di ricerca e recupero della radicata tradizione polivocale.
Economia, Enti, Uffici e Istituti scolastici
Dal punto di vista socio economico, Ozieri con i suoi 11.000 abitanti rappresenta il centro di riferimento per il territorio del Monte Acuto e quindi è sede di enti, uffici e istituti scolastici.
Fra gli altri hanno sede a Ozieri:
Fra le strutture sociali:
L'economia è prevalentemente indirizzata verso la produzione agro-zootecnica con presenze notevolissime di capi ovini e bovini altamente selezionati e allevati con moderne tecniche produttive.
Interessante anche lo sviluppo delle attività di produzione agro-alimentare:
In questo ambito si sta realizzando un interessante programma di valorizzazione delle produzioni tipiche in particolare del pane fine di Ozieri, conosciuto anche oltre la Sardegna come Spianata di Ozieri, per la quale si stanno realizzando progetti interessanti quali la costruzione di antichi forni e l'adesione all'Associazione Nazionale Città del Pane.
Altri progetti prevedono la tutela e la valorizzazione dei dolci tipici di Ozieri: Sospiri e Copulettas, del formaggio Greviera (una produzione importata nel corso del Regno Sardo Piemontese che si sta riscoprendo oggi) e dei vini tipici prodotti in collina.
Va sviluppandosi anche la produzione industriale ed artigianale favorita dalla disponibilità di aree attrezzate comunali, private e del consorzio industriale Z.I.R. di Chilivani.
I Sapori
A Ozieri la natura e l'uomo hanno da sempre contribuito a creare prodotti genuini che ancora oggi hanno particolari caratteristiche di tipicità e qualità.
Scopri gli antichi sapori della Sardegna autentica.
I Tesori
L'ambiente, i monumenti, l'architettura sono testimoni di una cultura antica di 5000 anni.
Lo stemma della Città
di Gian Gabriele Cau (da Ozieri e il suo volto, Carlo Delfino editore, 2005)
Elevata Ozieri al rango di Città dal decreto albertino del 1836, il Consiglio civico ozierese considerò tra le priorità quella di dotarsi di uno stemma rappresentativo del Comune.
In una prima bozza, scrive Vittorio Angius, «questo fu uno stemma senza colore», un paesaggio ideale con uno scoglio coronato da un castello, emblema di quello del Monte Acuto del cui Ducato Ozieri era stata capoluogo. «Come fecero alcuni signorotti sardi tra l'anarchia spagnuola, che usurparono indebitamente il titolo marchionale e comitale il municipio di Ozieri -ironizzava lo scrittore cagliaritano- si incoronò di sue mani conte; se non che quelli possedevano almeno un feudo, mentre Oziei fu posseduto e vassallo fino a che non ebbe gli onori civici».
Per un debito di riconoscenza verso Carlo Alberto, l'Angius auspicava l'adozione di uno stemma bipartito, nel quale avrebbe trovato spazio nella parte superiore l'arma della Casa Reale e, nella parte inferiore, la rocca del Monte Acuto in nero, col castello in rosso su campo argento e, al di sopra dello scudo, invece dell'indebita corona comitale, una più consona torre turrita. Segnati dall'autorevole rimprovero gli amministratori assecondarono, almeno in parte, le precise indicazioni. Tralasciato l'invito all'onore dei Savoia, con l'aggiunta di un ramo di alloro a sinistra e di alcune spighe di grano a destra dello scudo (emblemi della gloria acquisita e della vocazione cerealicola del territorio), approvarono quello che ancora oggi rappresenta la municipalità in ogni sortita ufficiale.
Nella confusione generata dalla polemica si inserì un maldestro tentativo di don Gasparo Grixoni, sindaco dal 1835 al 1841, di confezionare uno stemma che coniugasse la storia cittadina con gli emblemi dell'arma del proprio casato. Lo stemma compare in una pregevole litografia di Giuseppe Pezza pubblicata tra il 1839-1846, da Pompeo Litta in 'Le famiglie celebri italiane'. Dall'arma gentilizia dei Grixoni deriva l'elmo coronato al di sopra dello scudo e la colonna per una lontana parentela della potente famiglia ozierese con l'illustre casato degli Sciarra-Colonna di Roma. Nei due piccoli borghi ai lati della colonna -a sinistra, appena più a monte, quello di Ozieri; a destra, nella piana, quello di Bisarcio- nelle intenzioni dell'audace sindaco si sarebbe colto un rimando all'intimo legame storico, civile ed ecclesiastico, che da sempre ha unito le due ville.
Nonostante la disapprovazione del Consiglio civico, lo stemma è ancora oggi degno di grande considerazione per quel minutissimo borgo ozierese che costituisce la più antica raffigurazione della città. Per il vero quanto si vede è pochissimo, ma tanto basta per affermare, con sufficiente grado di certezza, che il campanile della cattedrale gotico aragonese di Santa Maria fosse cuspidato, forse non dissimile da quello della cattedrale di Alghero della cui diocesi era stata Collegiata e dichiarata antagonista.
Il Clima
Il centro urbano di Ozieri è arroccato al versante nord dei monti del Goceano, si affaccia in posizione privilegiata nel vasto bassopiano di Chilivani. La stazione meteo di Ozieri propone rilevamenti che vengono trasmessi in diretta su Internet ininterrottamente dal luglio 2003 su www.ozieri.info
Inverno
L'inverno appare relativamente freddo e umido: sono frequenti le brinate, mentre appare sovente molto elevato il tasso di umidità, con valori che specie nelle ore notturne sono prossimi a quelli di saturazione dell'aria.
Menzioniamo anche la marcata presenza di nebbia da inversione termica sulla zona di Chilivani, dove il fenomeno staziona sovente anche oltre le 10.00 del mattino.
La nebbia che giunge nella zona della stazione meteo deriva dal transito di nubi basse e si presenta sovente con pioggia e vento, accrescendo la sensazione di maltempo. Tal fenomeno è caratteristico delle colline della Sardegna, specie quelle esposte ai venti umidi.
La piovosità invernale appare marcata in dicembre, quando in tre anni di osservazione abbiamo avuto il picco massimo di pioggia annuale. Ciò, comunque, viene rilevato in media anche in altre stazioni meteo della Sardegna interna. La neve èrara, anche se a parità di quota questa è una delle zone della Sardegna settentrionale più frequentate dal fenomeno.
Primavera
La Primavera appare influenzata da una modesta pluviometria, con una prima parte della stagione che si mantiene fresca e umida, mentre da aprile si osservano periodi talvolta mitissimi e con cielo particolarmente limpido.
Da Aprile abbiamo osservato la formazione di nubi termo-convettive pomeridiane, derivanti dal riscaldamento delle zone interne, che in coincidenza di fasi di instabilità atmosferica hanno dato genesi a marcata attività temporalesca.
Da Maggio si ottiene un rapido aumento della temperatura diurna, mentre la notte, i progressi verso valori termici miti succedono con maggior gradualità. In questo periodo si possono misurare escursioni termiche giornaliere di 15/20 gradi centigradi.
Estate
Giugno vede l'arrivo del periodo estivo che a nostro giudizio in questa zona è caldissimo e particolarmente asciutto. L'aria viene arroventata dal sole implacabile che neppure le non rare nubi pomeridiane che si sviluppano sui rilievi riescono ad addolcire.
La brezza diurna soffia da Chilivani e non appare affatto refrigerante, in quanto spinge verso Ozieri l'aria ancor più calda dell'assolata Piana. Ma con la sera il vento si placa e attorno alle 22.00 soffia un'altra brezza, quella di monte e con la temperatura che nel frattempo si è abbassata rendono le serate assai piacevoli.
La piovosità estiva è scarsa, ma tuttavia è tra le maggiori della Sardegna e si osserva un'attività temporalesca, seppur sporadica con piogge distribuite a macchia di leopardo.
I temporali estivi, purtroppo, da queste parti non offrono un reale beneficio, dato che il bassissimo tasso di umidità fa evaporare in tempo rapido la pioggia caduta.
Da Agosto osserviamo l'aumento rilevante del tasso di umidità, mentre a fine mese inizia la sta stazione delle prime nebbie notturne e dell'alba verso Chilivani.
D'ora in poi comincia la stagione delle piogge con un aumento di frequenza dei temporali pomeridiani che sovente si presentano di forte intensità e che apportano un beneficio diretto in ristrette aree. Con Settembre viene l'autunno meteorologico e le precipitazioni tornano ad essere regolari e diffuse.
Autunno
L'Autunno appare mite, le notti che iniziano a raffreddarsi gradualmente, mentre i pomeriggi non sono più caldi. Le giornate presentano escursioni termiche raramente marcate come quelle vedute in Primavera. La pluviometria appare regolare, i temporali marittimi associati alle perturbazioni, giungono in fase attenuata e scaricano moderate piogge ma di maggior durata di quelle che vediamo nelle coste.
L'attività temporalesca ormai perde importanza e presentano scarsa attività elettrica, ciò per la distanza del mare e la diminuzione di contrasti termici.
Il vento
Il fenomeno atmosferico più rilevante in tutti i mesi dell'anno è il vento. La nostra stazione meteo è posta in un'area relativamente esposta, in quanto circondata a 360° da rilievi, eppure abbiamo osservato un'ottima ventilazione con medie annue pari a circa 10 km/h, mentre più volte abbiamo avuto giornate con vento massimo sino a 120 km/h.
Pagina aggiornata il 02/12/2024