La chiesetta di San Nicola si trova nel recente quartiere di San Nicola, alla periferia di Ozieri, dove nel Medioevo sorgeva il villaggio di Butule o Guzule.
La più antica menzione della chiesa 'sancti Nicholay de Guzuli' risale al 1135, quando risulta sede del priorato dei monaci vittorini nel giudicato di Torres.
La chiesa di San Nicola, modesta nelle dimensioni e misure originarie e largamente e più volte rimaneggiata nei secoli, presenta nella struttura della fabbrica modi e impianti tardo romanici con accenti stilistici decorativi tardo-gotici.
Probabilmente già edificata tra la fine del Secolo XI e la fine del Secolo XII°, la chiesa, con il nome di Sancti Nicholay De Guzuli è menzionata nella bolla pontificia di Innocenzo II, datata 18 giugno 1185, con cui il papa conferma all'abbazia di Marsiglia le donazioni in area turritana.
Fu sede del priorato vittorino e ricadeva, al tempo, nella giurisdizione del Giudicato di Torres e la Curatoria di Nughedu ( v. R. Coroneo, 1993/).
Intorno all'ultimo quarto del XIII Secolo la struttura muraria, probabilmente a seguito di crolli e/o distruzioni, venne ricostruita e annessa, si dice, al monastero di cui oggi a testimonianza non resta purtroppo alcuna traccia ( v. F. Amadu, F.Marongiu, 1976/).
Con l'inversione dell'asse liturgico l'edificio perde la struttura dell'abside e la facciata originaria. La fronte principale della chiesa, in origine sul lato Ovest, e l'abside su quello perfettamente orientato ad Est, ricostruita di presenta con inservi architettonici di 'recupero' dell'edificio tardo-romanico.
Quest'ultimo, a pianta rettangolare con aula mononavata, è coperto a legno su capriate, di recente rifatte secondo lo stile originario, a cura della Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Sassari e Nuoro.
Della muratura e dei paramenti protoromanici rimangono in bella evidenza, particolarmente sul fianco settentrionale: a) i conci trachitici di cave locali con forma perfettamente sqauadrata e di media pezzatura; b) gli archetti ogivali con ghiera, nel numero di 24 sul lato Nord, 24 sul lato Sud, e capitelli pensili variamente decorati con motivi geometrici e figurazioni fito-zoomorfi; c) la monofora strombata.
Sulla attuale facciata si notano elementi architettonici eterogenei e variamente asemblati, quali: archetti ogivali incassati, una piccola apertura con arco inflesso e una nicchia con sporgenza modanata.
(Testi del prof. Gianfranco Donato da:'La Basilica di S.Antioco di Bisarcio e la Chiesa di S.Nicola di Guzule, 1997)