Il Comune di Ozieri aderisce alla campagna di sensibilizzazione sull'endometriosi.
In occasione della giornata nazionale per la sensibilizzazione sull'endometriosi, prevista il 28 marzo, l'Associazione Lotta Italiana per la Consapevolezza sull'endometriosi - A.L.I.C.E. Odv Endomarch Team Italy - promuove la IV edizione della call to action Facciamo luce sull'endometriosi. 'L'obiettivo è accendere i riflettori su una patologia tanto diffusa quanto ancora poco conosciuta e aiutare le pazienti affette da endometriosi affinchè possano uscire dal buio e dal silenzio che le circonda', specifica Francesca Fasolino, Presidente dell'Associazione. L'iniziativa si rivolge a tutte le istituzioni italiane, alle quali viene richiesto di illuminare di giallo, colore simbolo della malattia, il palazzo della casa comunale o altro monumento/edificio simbolo dell'ente rappresentato. 'Qualora non fosse possibile illuminare - continua Elena Crobu, referente regione Sardegna dell'Associazione - abbiamo chiesto agli amministratori locali di promuovere una campagna di sensibilizzazione e di informazione sull'endometriosi a mezzo canali social e/o a mezzo sito ufficiale dell'ente. Siamo convinti che la sinergia tra le Istituzioni e le Associazioni sia fondamentale per favorire la conoscenza sull'endometriosi. E' necessaria un'azione condivisa che consenta di abbattere il muro del silenzio e di accendere una luce che contrasti il buio della disinformazione'.
L'endometriosi è una patologia subdola, che colpisce una donna su dieci, della quale non si conoscono le cause e per la quale non esistono cure definitive. Ad oggi si stima che in Italia siano affette da tale malattia più di 3 milioni di sesso femminile. Inoltre, si registra un ritardo diagnostico che oscilla tra i 7 e i 10 anni. ''Anni cruciali che spesso compromettono il futuro della persona - continua Fasolino - . Il ritardo diagnostico, spesso, fa sì che la malattia avanzi e venga scoperta quando risulta più difficile arginare i danni dalla stessa provocati. Purtroppo, anche sul piano delle tutele sanitarie e lavorative si viaggia con un ritardo non indifferente. Le agevolazioni sanitarie sono ancora troppo parziali e le tutele nel mondo del lavoro sono quasi nulle'. 'Tante, troppe persone affette da endometriosi sono costrette a lasciare il loro posto di lavoro, rinunciare alla loro quotidianità, subire pressioni psicologiche, perché manca il cavillo giuridico che le tuteli. Da qui vogliamo far partire un coro di voci, che raggiunga tutta l'Italia nei prossimi 12 mesi, perché di endometriosi bisogna parlarne sempre e non solo a marzo'', conclude Fasolino